I dieci reduci, “… ritenuto che la Croce Verde A.P.M. , senza consultazione del suo consiglio di amministrazione, senza voti di assemblea ma per deplorato consenso del suo presidente in carica, fu costretta a sospendere la sua attività in quanto fu sciolto il suo corpo militi volontari e le sue autolettighe e tutto il materiale d’officina e quanto altro di proprietà della Croce Verde A.P.M. fu gratuitamente trasferito alla Croce Rossa italiana, deliberano di ricostituire la Croce Verde A.P.M. secondo il suo statuto ed i suoi regolamenti.. e di richiedere alla C.R.I. la restituzione delle autolettighe, dell’officina e di quanto altro di proprietà, affinché la Croce Verde A.P.M. possa riprendere la sua piena attività assistenziale e di pronto soccorso. I soci presenti si costituiscono in Comitato Promotore per la ricostruzione della Croce Verde A.P.M. e nominano un Comitato Esecutivo di cui fanno parte i Signori Besana, Cattaneo, Ghidoli, Limito, Olivetti e Vignolo. Il Sig. Vignolo è nominato Segretario del Comitato Esecutivo e nel suo ufficio di Via dell’Orso 11 si terranno provvisoriamente le riunioni. La rappresentanza legale è affidata all’Avv. Venanzi”.
All’incontro sono presenti anche due rappresentati della Croce Bianca, l’Avvocato Cornaggia, poi senatore della Repubblica Italiana, e Giuseppe Pizzoni, con i quali si riconosce l’opportunità di costituire tra la Croce Verde A.P.M. e la Croce Bianca un vincolo federativo, da estendersi anche alle altre associazioni, “…tanto in Milano quanto in Italia, per dare vita ad una Federazione Italiana delle Associazioni di Assistenza e Soccorso”. È il preludio all’Anpas, che, fondata nel 1904 e sciolta anch’essa nel 1930, verrà ricostituita nel 1946.
Dopo questo primo incontro, il 5 giugno 1945 alle ore 18.00, si ritrovarono nuovamente nello studio dell’Avv. Venanzi, in Corso Monforte 26, otto dei suddetti soci, in presenza del Dottor Giosuè Antonio Longhi fu Carlo, Notaio in Milano, allo scopo di ratificare mediante atto pubblico quanto deliberato il 22 maggio 1945. I presenti dichiararono quindi di aver ricostituito la Croce Verde A.P.M. secondo lo statuto già in vigore sino al 1930, che venne allegato all’atto dal Notaio. La rappresentanza legale venne confermata all’Avv. Venanzi, a cui furono conferiti “…i più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell’ente, con tutte le facoltà occorrenti, quelle comprese di riscuotere somme sia da privati che da enti pubblici, da enti morali, rilasciando quietanze liberatorie”.
Il 2 agosto 1945 alle ore 21.00, presso il Salone di Palazzo Besana, in Piazza Belgioioso 1, già Sede dell’Unione Fascista dei Commercianti, si tenne la prima assemblea dei soci. Erano presenti in totale 88 soci.
L’Avv. Venanzi riferì ai soci che i membri del comitato esecutivo, per formare un primo fondo di cassa, avevano personalmente versato Lire 25.000 presso il Credito Italiano e che la Prefettura aveva assegnato un sussidio di Lire 94.000. Per quanto riguarda l’importantissima e capitale questione della Sede Sociale, l’Avv. Venanzi annunziò che il comitato sarebbe stato ricevuto dal Sindaco di Milano.
Il socio Conca propose che il Comitato Esecutivo Provvisorio venisse eletto a Consiglio Direttivo, integrandolo con i Soci Saracchi Ing. Mario, Musumeci Dott. Giuseppe, Marchini Luigi, Senigaglia Rag. Aldo, Cardosi Ugo, Cameroni Arturo, Lombardini Comm. Primo, Manzoni Mario; l’assemblea approvò all’unanimità. Vennero decise alcune modifiche del vecchio statuto e fu riconfermata l’intenzione di richiedere alla Croce Rossa la restituzione del materiale della Croce Verde “indebitamente incamerato”. L’Avv. Venanzi, ringraziando gli intervenuti, concluse “…auspicando all’Ente benefico felicemente ricostituito il più brillante avvenire” ed esprimendo “…la certezza che tutti i Soci nel portare soccorso a chi soffre, senza distinzioni di opinioni e di fedi, realizzeranno un programma di vera fratellanza umana”.
Il 7 agosto 1945, il Consiglio Direttivo si riunì presso lo studio dell’Avv. Venanzi e deliberò di emettere un comunicato stampa che annunciasse alla città la rinascita dell’associazione. Il comunicato venne ripreso da vari quotidiani.
L’11 settembre 1945. a seguito di una richiesta pervenuta dal Comitato di Liberazione Nazionale, venne approvata la ricostituzione della sezione di Baggio.
L’8 dicembre 1945 una squadra di volontari appiedati con alcune tende prestò servizio all’Arena in occasione del giro podistico di Milano. Fu la prima uscita pubblica dell’Associazione.