1916 – Il Vicepresidente Giuseppe Segre

Giuseppe Segre era nato a Milano il 30 marzo 1873, figlio di Marco Segre e Diamante Vitali. E’ stato tra i  primissimi soci e volontari della Croce Verde, vicepresidente per molti anni, ed uno dei principali artefici della fusione della Croce Verde con la consorella Assistenza Pubblica Milanese, diventando vicepresidente del nuovo sodalizio.

Il 5 marzo 1911, all’età di 37 anni, Giuseppe Segre fu eletto per la prima volta vicepresidente della Croce Verde, una scelta che conferma il carattere aconfessionale ed apolitico che la nostra Associazione ha sempre mantenuto nella sua lunga storia. Nel 1913, durante il mandato di Giuseppe Segre, la Croce Verde si trasferì nella nuova sede di via Stella 31, ora via Corridoni, all’incrocio con via del Conservatorio.

Nel 1915, allo scoppio della prima guerra mondiale, l’autorità militare affidò in gestione alla Croce Verde gli ospedali della Guastalla e della Comasina, i posti di ristoro della Stazione Centrale ed il trasporto dei militari feriti che giungevano dal fronte dalla stazione agli ospedali. Giuseppe Segre fu tra i responsabili dell’organizzazione di questa importante attività, che proseguì per tutta la durata del conflitto.

Nel dicembre del 1916, a 43 anni, Giuseppe Segre fu il protagonista e l’artefice di uno degli eventi più importanti nella storia della nostra Associazione : la fusione tra la Croce Verde e la consorella Assistenza Pubblica Milanese, che erano allora le due sole associazioni di soccorso esistenti a Milano.

Giuseppe Segre era convinto che il pronto soccorso in Milano esigesse un assetto nuovo, definitivo, inspirato a concetti largamente pratici, tale da soddisfare completamente le attese della città, il cui territorio e la cui popolazione erano cresciuti notevolmente in quegli anni. Quando le due assemblee dei soci ratificarono la fusione, Giuseppe Segre fu eletto all’unanimità vicepresidente del nuovo consiglio direttivo.

Il 7 ottobre 1917 il Corriere della Sera riportò la notizia che il Vice Presidente della Croce Verde Assistenza Pubblica Milanese Giuseppe Segre era stato nominato da sua Maestà Re Vittorio Emanuele III Cavaliere della Corona d’Italia, data “…l’opera assidua e benefica che da parecchi anni esso dedica alla benemerita istituzione”.

E così, assiduo e benefico, ci piace pensarlo oggi. Lo immaginiamo uscire dalla sua casa di Corso Magenta 55 ed attraversare il centro della nostra Milano, per recarsi alla Sede della Croce Verde o all’ospedale della Guastalla, per dare il suo contributo di volontario, per organizzare, assistere, gestire, interpretando in prima persona e sino in fondo i quattro comandamenti della nostra Associazione, che ne costituiscono il motto e che sono riportati sulla nostra bandiera : “Ama, Lavora, Spera, Salva”.

Alle elezioni del consiglio direttivo del 1921 ritroviamo il Cavalier Giuseppe Segre nuovamente eletto alla carica di vicepresidente amministrativo. Siamo alla vigilia della marcia su Roma, di un ventennio che porterà all’Italia lutti e dolori incommensurabili.

Nel 1923 Giuseppe Segre, cinquantenne, fu nuovamente riconfermato vicepresidente. In quell’anno, egli trattò con il Comune di Milano la convenzione per il trasporto dei malati poveri dalle abitazioni agli ospedali, servizio che fino ad allora era stato effettuato dai civici pompieri con 4 autolettighe, che vennero cedute alla nostra associazione. Tale attività, che durerà 8 anni, comportava circa 60 servizi al giorno.

Nel 1930, a seguito di un decreto del governo fascista, tutte le associazioni di volontariato dovettero sciogliersi e cedere sedi, uomini, mezzi ed attrezzature alla Croce Rossa Italiana.

L’8 dicembre del 1943 il figlio di Giuseppe Segre, Alberto, fu arrestato a Selvetta di Viggiù (Varese) con la figlia Liliana, dopo un tentativo di fuga in Svizzera, nel corso del quale erano stati respinti dalle guardie elvetiche. Trasferiti in carcere a Varese, a Como e a Milano, il 30 gennaio 1944 furono deportati dal Binario 21 della Stazione Centrale con il convoglio n. 6 diretto ad Auschwitz. Giunsero ad Auschwitz il 6 febbraio 1944, ove Alberto morì il 27 aprile 1944. La figlia Liliana è sopravvissuta allo sterminio ed è stata liberata nell’aprile 1945, diventando una delle principali testimoni della Shoah in Italia. È stata recentemente nominata Senatrice a Vita della Repubblica Italiana.

Giuseppe Segre, già vicepresidente della Croce Verde Assistenza Pubblica Milanese e nonno della Senatrice Liliana Segre, fu anch’egli arrestato con la moglie a Inverigo (Como) il 22 maggio 1944. Imprigionato nel campo di Fossoli (Modena), fu deportato il 26 giugno 1944 con il convoglio n. 13, diretto ad Auschwitz. È stato ucciso con la moglie al suo arrivo nel campo di sterminio di Auschwitz, il 30 giugno 1944.

Alla memoria del nostro vicepresidente Cavalier Giuseppe Segre va l’imperituro ricordo e la eterna riconoscenza di tutti i Volontari della Croce Verde Assistenza Pubblica Milanese.

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