“Un altro lavoro faticoso ma utile che venne compiuto con diligente fervore dai nostri militi, furono le disinfezioni colla
ottima pompa Brioschi e soluzioni concentrate di Lysoform. Mentre i soldati scavavano dalle macerie i cadaveri, i nostri militi (operai e studenti) con una pompa sulle spalle gettavano abbondante liquido sulla parte del cadavere che man mano appariva, con immenso sollievo dei bravi zappatori, che per le zanzare e le esalazioni delle carogne di altri animali scavati, affrontavano eroicamente il pericolo della morte. Coi cadaveri di una famiglia, ancora tre giorni dopo, fu trovato un maiale, che venne tosto ucciso dall’ufficiale comandante i zappatori scavatori! Pericoli di morte erano ovunque”.
“Pel paese, in cerca dei malati o feriti, o trasportando i cadaveri, i nostri bravi militi camminavano all’altezza del primo piano, essendo le vie ostruite da travi, rottami, chiodi, compiendo uno sforzo di equilibrio nel portare pesi”.
“Il lavoro diurno cominciava colla squilla mattutina dei bersaglieri e continuava sino al tardo tramonto. La sola ora di riposo era al mezzogiorno, nel nostro campo, poco lungi dal prato ambulatorio. Attorno alle nostre tende ci rifocillavamo col parco cibo, ci narravamo quanto si era fatto e visto, si chiedevano e si davano ordini pel lavoro a farsi, né mancava mai la parola di coraggio e di speranza in quei giorni che furono di lavoro, di abnegazione e di sacrifizio!”.
“L’on. Nava veniva con noi ogni 2 o 3 giorni a dividere pericoli, dolori e disagi; ogni giorno giungevano prsonaggi militari o civili ad ammirare l’opera nostra, a prendere note, fotografie. Fonte di meraviglia fu sempre l’automobile Confalonieri, su cui sventolava il segnacolo della Croce Verde. Il Colonnello Medico Prof. Postemsky della Croce Rossa, i generali Marazzi e Tarditi lo visitarono e lo apprezzarono meravigliandosi dell’immane lavoro sanitario. La Croce Di Malta col conte Morlacchi e col suo chirurgo dott. Della Porta, primario di Milano, apprezzarono il lavoro fatto dalla squadra sanitaria, e il Della Porta ebbe parole di elogio per il Dott. Pollini e suoi aiuti”.
Nel 1910 le bandiere delle due associazioni vennero decorate con 1 medaglia d’argento e 2 medaglie di bronzo per il terremoto calabro-siculo, decorazione istituita dal Governo italiano nel 1909 allo scopo di premiare gli enti e le persone che, in modo eminente, avevano acquistato titolo di pubblica benemerenza prodigando personalmente assistenza, cure, od aiuto ai superstiti.